Van Berkel Digitale

Diagrammi, processi, modelli di UNStudio

commento al libro scritto da Andrea Sollazzo

Immagine di copertina: Manimal, UN immagine digitale sintentica. Mophing fra uomo/cavallo/serpente. I punti di fusione fra i vari elementi diventano irriconoscibili, questa immagine non è la sovrapposizione di più immagini ma una nuova immagine.

Il testo affronta il lavoro di Ben Van Berkel e Caroline Bos, fondatori di UNStudio e la loro approccio innovativo all'architettura, fortemente influenzato dall'uso del computer e dalla tecnologia dell'informazione.

Van Berkel Digitale propone una visione avanzata dell'architettura, fortemente influenzata dalla presenza onnipresente del computer nella vita e nella pratica architettonica di Ben Van Berkel e Caroline Bos. La loro ricerca si concentra sul concetto di diagramma come elemento chiave, superando gli approcci convenzionali basati su schizzi o tipi predefiniti.

Il libro offre una visione approfondita e articolata sull'approccio architettonico di Ben Van Berkel e Caroline Bos, fondatori di UNStudio, evidenziando la loro radicata connessione con il digitale e l'Information Technology. L'uso della parola chiave "diagramma" come elemento fondamentale nel loro lavoro sottolinea l'importanza della strutturazione e dell'organizzazione dei dati nella progettazione architettonica contemporanea.

Andrea Sollazzo, autore del testo, sottolinea il cambiamento epocale avvenuto verso la fine degli anni ottanta con l'introduzione del computer e dell'Information Technology, influenzando non solo l'approccio progettuale, ma anche la stessa società e le sue abitudini. Si evidenzia la complessità della società contemporanea, descritta come una "megalopoli fluida" interconnessa su più livelli.

UNStudio, fondato come United Network Studio, si discosta dalle tradizioni degli studi di architettura convenzionali, adottando un approccio collaborativo senza un capo architetto. La digitalizzazione è integrata nel processo creativo, organizzativo e realizzativo, con particolare attenzione alla gestione e all'organizzazione dei dati.

I dati giocano un ruolo fondamentale nei progetti dell'UNStudio, che adotta approcci come Deep Planning e Mobile Forces per analizzare il contesto e le forze in gioco, creando una mappa di informazioni dinamiche integrate con dati temporali. L'attenzione alla scelta e all'organizzazione dei dati emerge come elemento chiave per garantire la qualità dell'architettura.

Van Berkel critica in modo costruttivo la facile accessibilità degli strumenti digitali e l'eccessiva enfasi sull'aspetto formale, che ha portato a una sorta di "bazar formale" nella progettazione architettonica contemporanea. UNStudio propone il bisogno di regole e palinsesti ben definiti per evitare una deriva deterministica.

La progettazione digitale delinea chiaramente il processo creativo di UNStudio, evidenziando l'importanza dei modelli progettuali, del pensiero digitale e della dimensione programmatica. L'uso di diagrammi interattivi e adattabili emerge come caratteristica distintiva nel processo generativo.

Infine, il testo sottolinea l'attenzione di UNStudio alla sostenibilità digitale e alla gestione efficace del progetto attraverso modelli digitali avanzati. La visione di Van Berkel di espandere i confini dell'architettura attraverso la fluidità e l'interattività delle nuove tecnologie è evidenziata attraverso esempi concreti di progetti, come il Museo della Mercedes a Stoccarda.

In generale, il testo fornisce una panoramica approfondita e critica del lavoro di UNStudio, evidenziando la loro costante ricerca di innovazione nell'architettura attraverso l'integrazione del digitale e la gestione avanzata dei dati.